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martedì 6 novembre 2012

RAI sempre un costo per i contribuenti

L’azienda di Viale Mazzini sempre più in difficoltà è destinata a chiudere l’esercizio ancora in profondo rosso: oltre 200 milioni di debito nel conto annuale.

La domanda sorge spontanea, ma all'Italia servono 3 reti RAI ? Non sarebbe sufficiente una sola rete pubblica, il periodo è quello che è, la pubblicità è poca e si deve dividere in molte reti. Ma perché gli italiani si devo sobbarcare anche questo carrozzone inutile?

Un tempo la prima rete serviva per il partito di maggioranza, la seconda per l'opposizione e la terza, regionale per gli ex comunisti.

Vedete come i nostri "onorevoli" si organizzano per dare un'informazione molto dettagliata e particolareggiata.
Solo che non è servito a nulla, almeno ai cittadini, avere queste informazioni, altrimenti non ci troveremmo al fallimento di oggi anno 2013.

I partiti si sano fare bene i conti il problema è che a pagare è sempre il contribuente.
Si sono creati Consigli di Amministrazione per piazzare i soliti politici, si creano posti di lavoro per assumere gli amici degli amici. Altri posti per presentatori, imbonitori, attori e chi più ne ha più ne metta, ovviamente tutta gente "gradita" al partito. Tutto questo con compensi e stipendi favolosi ovviamente a spese del cittadino lavoratore con tasse + canone RAI, che adesso è diventato una tassa anche lui.
 E vai tanto ci sarà sempre chi paga o no?


http://www.blogtaormina.it/2012/09/20/bilanci-rai-un-buco-che-fa-paura/124110

Quindi paghiamo il canone e poi bisogna anche risanare il deficit. Ma perché tutto quello che è pubblico diventa un fallimento?

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